Il minor numero possibile di inclusioni estranee e un colore sorprendente sono le caratteristiche che soddisfano i nostri standard di qualità.
Il nome di questa pietra preziosa deriva probabilmente dal latino "Smaragdus", che a sua volta ha preso questo nome dal greco "Smaragdos". Lo smeraldo fu estratto per la prima volta in Egitto già nel 1300 a.C., che dominò a lungo il commercio dello smeraldo nella regione mediterranea. Solo con la conquista del Sud America da parte degli spagnoli la loro posizione commerciale fu interrotta, poiché vi erano anche ricchi depositi di smeraldi. Lo smeraldo è una delle gemme più preziose e ha sempre avuto un valore molto alto in molte culture, miti e case reali. Gli antichi Egiziani riconobbero molto presto i poteri curativi dello smeraldo. Ma soprattutto il suo effetto sugli occhi. Anche Plinio il Vecchio ne scrisse: "Se gli occhi sono indeboliti, si rafforzano di nuovo guardando lo smeraldo. "Il verde tenue della pietra dissipa l'ottusità. Si dice anche che Nerone abbia indossato uno smeraldo come monocolo per rafforzare i suoi occhi. Si dice che Cleopatra abbia sostenuto la sua bellezza e la sua giovinezza indossando smeraldi. Lo smeraldo era già menzionato nella Bibbia e nell'Apocalisse di Giovanni era considerato la quarta delle dodici pietre di fondazione delle mura di Gerusalemme. Nel Medioevo, Hildegard von Bingen descriveva gli effetti curativi degli smeraldi contro il mal di testa, il dolore e l'epilessia. Una caratteristica di questa pietra preziosa è la presenza di frequenti crepe o inclusioni, che però ne compromettono il valore. Solo gli smeraldi molto chiari sono venduti bene, ma questo porta a frequenti manipolazioni. Dal 1935 sono sul mercato anche smeraldi prodotti artificialmente.